Secondo Forrester Consulting, la preferenza manifestata dai clienti per le interazioni via messaggio con le aziende è cresciuta dall’inizio della pandemia. La predilezione per l’approccio conversazionale non riguarda solo le attività di supporto e richiesta di informazioni:
Conoscere le fonti dei dati, avere a disposizione le giuste tecnologie per analizzarli e scegliere la tipologia di analisi che fa al caso proprio sono passaggi indispensabili per ottenere valore dai dati. Tutti questi passaggi si fondano su un presupposto che non può mancare:
Fare Lead Generation è un'attività indispensabile per l’acquisizione di nuovi clienti. L’obiettivo di ogni marketing manager è attirare nuovi potenziali acquirenti e ottenere una quanto più possibile definita e precisa profilazione in modo da proporre il prodotto giusto e andare a colpo sicuro.
Un Trouble Ticketing System permette di curare ogni fase del processo di assistenza, catalogando e gestendo tutte le richieste di supporto: dalla più semplice richiesta di informazioni alla più complessa gestione di incident o issue.
Decidere di introdurre tecnologie basate sull’intelligenza artificiale nel proprio contact center significa garantirsi la possibilità di automatizzare fino all’80% delle interazioni, a beneficio tanto dell’operatività aziendale quanto del desiderio dei clienti di veder soddisfatte le loro richieste in modo rapido ed efficiente.
I voicebot possono comprendere la richiesta del cliente e interagire in linguaggio naturale grazie all’intelligenza artificiale conversazionale che elabora, comprende e genera le risposte. Il processo di creazione di un'AI Conversazionale inizia con l'analisi delle possibili interazioni degli utenti con il prodotto e delle domande più frequenti che potrebbero sorgere.
Solo il 18% delle aziende dichiara di essere omnicanale e questo spiega molte cose sul perché l’esperienza dei clienti sui canali di contatto è spesso deludente. L’89% prova frustrazione quando deve ripetere il motivo della chiamata o operazioni già effettuate.
Nonostante la quasi totalità dei clienti sia preoccupata di condividere le proprie informazioni, continua comunque a farlo per poter acquistare prodotti e servizi. Ma esperienze di privacy scadenti producono la perdita di fiducia nel brand e il conseguente abbandono. Ci si può concentrare per rendere la condivisione delle informazioni un'esperienza significativa, memorizzabile e gestibile.
Nel futuro del customer service ci sarà sempre più intelligenza artificiale. Gli scenari che si aprono non prevedono la sostituzione delle persone a favore di pochi robot, bensì i sistemi intelligenti e automatizzati lavoreranno a fianco degli operatori per creare esperienze complete e appaganti.
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